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Inquartato di rosso e di azzurro, alla croce d'argento, attraversante; esso scudo cimato dalla corona di città.
Motto: "VICTORIA NOBIS VITA" (Reggio Decreto 25 gennaio 1872, integrato dal Decreto del Presidente della Repubblica 19 agosto 2016).
Il 27 settembre 1866, dopo l'unificazione del Veneto al Regno d'Italia, i due centri di Serravalle, famoso sotto il dominio della Serenissima per la produzione di armi e di attività relative a lana e seta, e di Ceneda, prima a capo di un ducato longobardo e poi sede vescovile (ancora ad oggi), si fusero assumendo il nome di Vittorio, in onore a Re Vittorio Emanuele II che dette il proprio benestare con Regio Decreto del 22 novembre 1866.
Il suffisso "Veneto" fu aggiunto nel 1923.
Lo stemma è il risultato della "fusione" dei due stemmi di Serravalle e Ceneda.