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Il terremoto è un movimento oscillatorio del terreno (la cosiddetta “scossa” sismica) causato dal passaggio di onde che si originano in profondità (tale zona viene detta ipocentro). Le onde sismiche rappresentano una manifestazione dell’enorme energia sprigionata da movimenti profondi della crosta terrestre, che si rompe e “scivola “ lungo le superfici di rottura (le faglie).
La propagazione delle onde così generate raggiunge la superficie terrestre interessando un’ampia zona, il cui punto centrale è detto epicentro. Di solito, le scosse sismiche fanno muovere il terreno sia dal basso verso l’alto (scosse sussultorie) che da destra verso sinistra e viceversa (scosse ondulatorie). La durata di un terremoto normalmente è di pochi secondi, solo molto raramente supera il minuto ed è data da una successione di scosse; talvolta, seguono
altre scosse a distanza di ore o di giorni. La forza di un terremoto si può esprimere in due modi: valutando gli effetti prodotti su cose e persone o misurando con appositi strumenti l’energia sviluppata. Nel primo caso si adopera la scala Mercalli, che indica l’intensità del terremoto in gradi (dal 1° al 12°, in numeri romani); nel secondo caso si adopera la scala Richter, che misura la cosiddetta “magnitudo” che varia fra 0 e 8,5.
Se siete in casa...
Mantenete la calma e rifletteteprima di agire: il panico può essere
molto più pericoloso del terremoto;
Riparatevi sotto tavoli robusti, letti o strutture portanti: ad esempio, il vano di una porta di un muro maestro, sotto una trave di cemento armato, negli angoli verso i muri maestri;
Non state vicini a finestre, vetri, specchi o oggetti pesanti che potrebbero cadervi addosso;
Non uscite durante la scossa: potreste essere colpiti dalla caduta di tegole,cornicioni, camini, grondaie e balconi;
Non utilizzate le scale: sono la struttura più fragile degli edifici;
Non utilizzate l’ascensore: si può bloccare per la deformazione delle
guide o per la mancanza di energia elettrica;
Non andate sui balconi;
Non utilizzate fiamme libere: ci possono essere fughe di gas.
Se siete in un edificio...
Seguite le istruzioni del piano di emergenza che vi verranno date e
che già avrete conosciuto durante le esercitazioni;
Non gridate, Non correte e Non fatevi prendere dallo spavento: per non farsi male è importante prima di tutto stare calmi.
Se siete all’aperto...
Cercate uno spazio ampio, lontano da tutto ciò che può crollare: edifici, linee elettriche e tralicci, ponti, cavalcavia, dighe, pareti rocciose e alberi di alto fusto;
Evitate le spiagge strette che hanno a ridosso pareti rocciose alte e a picco, che possono crollare; le spiagge ampie di solito sono sicure, tuttavia possono diventare pericolose se si creano onde anomale; pertanto,state lontani dall’acqua;
Evitate di sostare negli alvei dei fiumi, perché ci potrebbero essere onde di piena improvvisa (ad esempio, a seguito di crolli di dighe o frane in bacini artificiali);
Se siete in automobile al momento della scossa, fermate il veicolo lontano da ponti, cavalcavia, linee elettriche ecc; non fermate il veicolo in mezzo alla strada, per non ostacolare i soccorsi;
Non avvicinatevi a cani o ad altri animali visibilmente spaventati.
Dopo il terremoto...
Chiudete i rubinetti del gas e dell’acqua e togliete la corrente elettrica;
Una volta usciti all’aperto, dirigetevi verso i punti di raccolta individuati dal Piano di Protezione Civile Comunale e segnalati sul posto da appositi cartelli (area di attesa); in alternativa scegliete un ampio spazio aperto;
Uscite all’aperto con calma,facendo molta attenzione a ciò che potrebbe cadere dall’alto;
Usate le scale, mai l’ascensore;
A scuola e negli edifici pubblici,seguite le indicazioni delle uscite di emergenza e usate le scale antincendio;
Per evitare esplosioni da possibili fughe di gas: spegnete i fuochi accesi;
Non accendete fiamme libere tipo fiammiferi o candele, anche se siete al buio; aprite porte e finestre;
Evitate di utilizzare l’automobile, per non intralciare le operazioni di soccorso;
Per tenervi informati, evitate di utilizzare il telefono ed ascoltate le comunicazioni della Protezione Civile diffuse con i mezzi d’informazione.
Ultima modifica:
martedì, 01 agosto 2023
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