L’arte e il volontariato a supporto delle esigenze degli utenti grazie al Centro Sollievo
Un laboratorio intergenerazionale e trasversale all’area della disabilità e a quella degli anziani con decadimento cognitivo. È questa l’idea nata nell’ambito di un progetto volto a creare opportunità reali di welfare generativo di comunità, presentato martedì 11 al Centro Sollievo ed al Centro diurno “L’Incontro” presso l’Area Fenderl a Vittorio Veneto.
Si tratta del progetto sperimentale dedicato a persone adulte con disabilità e a persone con decadimento cognitivo a cura dei volontari del Centro Sollievo di Vittorio Veneto, gestito dal Coordinamento Volontariato Sinistra Piave ODV, e degli educatori e operatori del Centro Diurno per persone con disabilità “L’Incontro”, gestito dalla cooperativa sociale Terra Fertile ONLUS.
«Partendo da alcuni bisogni comuni delle persone interessate – i bisogni di compagnia, amicizia, considerazione e riconoscimento personale, libertà di scelta, ma anche la necessità di sentirsi utili agli altri e di vivere momenti di serenità interiore – il progetto mira a creare un contesto relazionale e affettivo positivo, capace di arricchire le persone con nuovi stimoli», spiegano il referente del Centro Sollievo, Giovanni Sollima, e la Vicepresidente di Terra Fertile Lorella Corazzin, promotori del progetto. «L’intento è sperimentare modalità di dialogo, ascolto, sostegno e riconoscimento reciproco, attenzione ai bisogni dell’altro, volte a rendere i beneficiari protagonisti di attività di benessere condiviso».
Nel concreto, con la collaborazione dell’artista Renza Pavan Macalli, saranno realizzate dalle persone coinvolte alcune opere artistiche che potranno poi essere presentate a mostre, esposizioni a livello locale, e sovraregionale. «L’obiettivo è favorire l’accesso a tutti alla bellezza, sia nel vederla che nel crearla, dimostrando che le persone fragili, solitamente beneficiarie di un servizio, possono contribuire da protagonisti attivi a creare valore per gli altri», aggiungono i promotori.
Nell’iniziativa è stata coinvolta anche l’Ulss2 per un parere tecnico-scientifico a supporto del laboratorio sperimentale.
Il progetto è stato accolto favorevolmente anche dalla Regione Veneto, titolare del Progetto Sollievo su base regionale. Per questo era presente alla cerimonia di presentazione il Consigliere Regionale Sonia Brescacin, che ha mostrato un sentito apprezzamento per il progetto, ritenendolo peraltro replicabile in diversi territori.
«Il progetto, avvallato dal Comitato dei Sindaci dell’Ulss2, è particolarmente apprezzato per il valore aggiunto dato dall’accostamento di fragilità diverse, a favore di una reale inclusione nella Comunità» ha dichiarato Antonella Caldart, Assessore ai Servizi Sociali e alle Politiche Giovanili del Comune di Vittorio Veneto.
Presente anche il Csv Belluno Treviso che plaude all’iniziativa. «Questo progetto è un esempio di azione concreta del volontariato a favore della comunità locale. Va dunque riconosciuto il ruolo che le associazioni svolgono nel territorio come sentinelle che intercettano bisogni non ancora soddisfatti dal settore pubblico, e la loro capacità di innovarsi» ha dichiarato il Direttore generale Sergio Maset.
Sollima ha infine posto in evidenza il ruolo fondamentale dei volontariato nella conduzione dei singoli Centri, evidenziando al contempo il ruolo cruciale delle singole famiglie che giornalmente si prendono cura dei propri congiunti e delle loro fragilità.