L’intervento interessa il complesso delle “ex filande” realizzato a metà del XIX secolo e ora esempio di archeologia industriale: le opere di recupero ed efficientamento riguarderanno nello specifico il piano primo dell’edificio adibito a “Museo del Baco da Seta”.
Il complesso nel 1988 è stato soggetto ad un’importante opera di recupero volta alla messa in sicurezza, rifunzionalizzazione degli spazi e al contempo rimozione delle superfetazioni accumulatesi nei decenni fino a restituire l’impianto originario dell’insediamento produttivo.
L’intervento previsto dall’Amministrazione Comunale prevede ora un insieme di opere edili ed impiantistiche finalizzate al recupero dell’edificio con conseguente potenziamento dei servizi offerti, del profilo di utilizzo dello stesso e della sostenibilità dell’attività museale. Condotte le opportune indagini e diagnosi il progetto si è focalizzato sulla messa in sicurezza della centrale termica mediante l’adeguamento della stessa alla normativa di prevenzione incendi e il rifacimento dell’impianto di climatizzazione. L’importo totale dei lavori sarà di 168 mila euro, di cui 30 mila saranno finanziati da bando regionale
Barbara De Nardi, Assessore al patrimonio del Comune di Vittorio Veneto: “L’intervento, oltre ad aumentare sensibilmente la sicurezza dell’edificio e garantire un adeguamento normativo della centrale termica, garantirà una riduzione dei consumi ed in generale una maggiore efficienza nella gestione dell’impianto di riscaldamento con l’esito favorevole di un aumento degli orari di utilizzo del bene, di un miglioramento della qualità di lavoro ed un maggior confort nelle attività di apprendimento e godibilità delle esposizioni. Sarà inoltre realizzato un impianto di raffrescamento per consentire l’utilizzo anche durante la stagione estiva”
Gli interventi previsti nel progetto consentiranno infatti l’ampliamento e la diversificazione del target degli utenti del museo e la distribuzione più equilibrata delle attività didattiche durante tutto l’anno.
Sin dall’apertura del museo al pubblico la programmazione estiva delle attività è stata infatti fortemente limitata dall’assenza di climatizzazione: gli interventi pertanto permetteranno di ottenere un numero più consistente di visitatori durante la stagione estiva, renderanno finalmente possibile organizzare visite didattiche a favore dei centri estivi per bambini e ragazzi, visite guidate per i turisti presenti nel territorio, stage estivi con studenti delle scuole cittadine ed altre iniziative culturali.
Sarà inoltre ulteriormente promossa la visita del museo a favore di persone con fragilità, anziani ospiti delle case di riposo, persone con disabilità fisica, psichica e mentale che frequentano centri diurni e comunità.
Infine, l’attività museale potrà essere inserita in modo più significativo nella programmazione di iniziative culturali della città, anche in collaborazione con altri musei. Data la particolare collocazione del museo in prossimità del Meschio e dei percorsi che lo affiancano, un utilizzo dell’immobile nel periodo estivo permetterà l’inserimento dello stesso all’interno di itinerari culturali e naturalistici.
Il Sindaco di Vittorio Veneto Mirella Balliana: “Il museo ha una forte valenza sia dal punto di vista architettonico/paesaggistico che sotto il profilo culturale e della memoria: infatti l’edificio, prossimo al torrente Meschio, ricade nel centro storico di San Giacomo di Veglia ed è tutelato negli strumenti urbanistici del Comune come “Luogo della memoria”, “Archeologia industriale” e “edificio di antico impianto di interesse culturale”
Enrico Padoan, Assessore alle politiche per la cultura del Comune di Vittorio Veneto: "L'intervento testimonia l'attenzione dell'amministrazione nei confronti del nostro sistema museale. In particolare il Museo del Baco da Seta è un museo apprezzatissimo, che permette di raccontare un tassello fondamentale della nostra identità cittadina, legata al lavoro, in particolare femminile. Uno spazio tutt'oggi vivo e inclusivo".
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